Un racconto tutto al femminile per la passerella di Martino Midali della FW 23.24 e che diventa l’occasione per celebrare il 40mo anniversario di un brand che, da sempre, ha fatto della moda democratica, inclusiva e versatile il cuore della sua cifra stilistica. Per l’occasione sulla passerella del Circolo Filologico sono salite, accanto alle modelle, 6 donne reali, diverse per carattere, stile e occupazione, che hanno scelto il brand per vestire il loro quotidiano con creazioni pensate per esaltare tutti i corpi femminili, un concetto che da sempre accompagna il lavoro del designer, uno dei primi a ideare una moda davvero per le donne. In apertura della sfilata, un omaggio musicale cantato dalla soprano d’arti Silvia Colombini, artista poliedrica di fama internazionale che, con il suo canto, ha omaggiato tutte le donne e, in particolare, alle splendide donne di Midali.

Nella collezione della prossima stagione è racchiusa una storia che ha il sapore della libertà – di proporzioni, di forme, di movimento – in cui il layering diventa il mantra stilistico per scoprire le suggestioni etniche che, dal Marocco all’India, danno vita all’anima dei capi, tra lunghi abiti effetto tunica e outfit multistrato. Il tricot diventa protagonista di creazioni architettoniche scritte da intrecci di filati che disegnano le forme fluide care al brand tra potenti sfumature cromatiche e contrasti materici, tra capispalla strutturati in dialogo con lunghissime scarf, in un’esplorazione continua di materiali e colori. Un incontro di suggestioni interpretato anche dalle storie diverse di quelle donne vere che si ritrovano nella versatile femminilità del brand e che hanno deciso, letteralmente, di indossarla nel corso della sua sfilata.

“Perché le donne che vestono Midali non indossano un mio capo ma lo interpretano”.

Una filosofia che guida i passi di Marina Malanca, giornalista ed ex modella, una passione per la libertà soprattutto nelle forme, di Gegia Celotti, giornalista e scrittrice che non prescinde dall’oversize, di Angela del Re, ex ballerina stregata dalla fluidità degli abiti simile a quella dei corpi danzanti. E ancora tra le prime donne che ha sfidato la supremazia maschile in finanza Bruna Annibaldi che ha fatto dei look ricercati ma confortevoli i suoi alleati, di Carmen Vierchowod, una vita dedicata alla famiglia sempre impreziosita da un mood raffinato, di Gloria Fossati, country manager di un’azienda di integratori la cui energia pura si ritrova in creazioni originali e pratiche.

Ad accompagnare i look sono i preziosi manufatti della designer Barbara Cardamone, con pietre e materiali di recupero raccolti dai viaggi, perfetti testimoni di una femminilità consapevole del presente ma affascinata dal passato.